Cellule staminali: sapevi che esiste una forte compatibilità tra fratelli?

Le cellule staminali sono cellule indifferenziate capaci di generare i diversi tipi di cellule che compongono l’individuo adulto. Grazie alle loro capacità differenziative, le cellule staminali sono di grande interesse in diversi ambiti medici. Ciò che le rende molto interessanti è anche la loro maggiore istocompatibilità il che significa che questo tipo di cellule possono essere utilizzate spesso in ambito familiare. Infatti la probabilità di trovare un donatore compatibile, all’esterno del nucleo familiare, è pari allo 0,001% (1 su 100.000 individui). Tra fratelli, invece, abbiamo una probabilità di una compatibilità del 25% (1 su 4).

Ciò vuol dire che qualora tu abbia conservato le cellule staminali del tuo bambino con noi di SSCS che abbiamo un laboratorio accreditato FACT-NetCord (l’accreditamento specifico per la conservazione del sangue e del tessuto del cordone ombelicale e l’unico che consente di utilizzare il campione in qualsiasi centro trapianto del mondo qualora fosse necessario), c’è una forte probabilità che queste possano essere compatibili con i fratelli.

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Guarisce dall’Hiv dopo un trapianto di cellule staminali per combattere la leucemia

Un altro paziente affetto da HIV è guarito dal virus grazie a un trapianto di cellule staminali ricevuto 10 anni fa per combattere la leucemia. Si tratta di uno dei pochissimi casi di effettiva guarigione dal virus registrati in questi anni.

L’uomo, un 53enne che si era sottoposto a un trapianto di midollo osseo nel 2013, attualmente non riporta alcuna traccia di HIV nel sangue e già nel 2018 aveva interrotto tutte le cure per la malattia, suggerendo che tale procedura potrebbe rappresentare un’opzione per curare l’HIV.

I risultati di questo studio, pubblicato su Nature Medicine, «dimostrano che il trapianto di cellule staminali del sangue da un donatore resistente all’HIV ha portato allo sviluppo di un nuovo sistema immunitario resistente all’HIV in un paziente sieropositivo», ha affermato Ioannis Jason Limnios, ricercatore presso il Clem Jones Center for Regenerative Medicina alla Bond University in una dichiarazione pubblicata dal sito scientifico Scimex. «Seguendo il paziente per un decennio dopo il trapianto, i ricercatori hanno dimostrato che il suo sistema immunitario resistente all’HIV è stabile e funziona bene e che il paziente rimane sano dopo aver interrotto la terapia antivirale già da 4 anni».

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Cordone ombelicale: conservarlo con Nescens

Fino a pochi anni fa, il cordone ombelicale dei bambini veniva semplicemente gettato via come scarto. Oggi le famiglie hanno la possibilità di conservare il cordone ombelicale e preservare una risorsa preziosissima per la medicina del futuro

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