Difetto cardiaco congenito: la storia di Ilya

Il primo neonato sottoposto ad intervento chirurgico a cuore aperto con l’utilizzo del sangue del suo cordone ombelicale

Il piccolo Ilya non era ancora nato quanto gli è stato diagnosticato un difetto cardiaco congenito: difetto del setto ventricolare e trasposizione dei grandi vasi sanguigni. I genitori si sono subito rivolti al Center of Children’s Cardiology and Cardiosurgery di Kiev, in Ucraina, per tentare qualsiasi cosa per salvare il loro bambino.

L’equipe di medici del Centro ha presentato loro la possibilità di eseguire un intervento a cuore aperto sul neonato e di utilizzare il sangue del suo cordone ombelicale come supporto durante l’operazione. La coppia si è così subito decisa per la raccolta e conservazione del cordone ombelicale di loro figlio.

Durante l’operazione, a pochi giorni dalla nascita del piccolo Ilya, il sangue del cordone ombelicale è stato utilizzato per fornire la circolazione attraverso la macchina cuore-polmoni. L’intervento si è concluso con successo e Ilya si è ripreso molto velocemente e senza complicazioni.

Il Center of Children’s Cardiology and Cardiosurgery di Kiev è tra i primi al mondo ad aver utilizzato il sangue cordonale durante gli interventi di cardiochirurgia su neonati. Rispetto al sangue di un donatore adulto, il sangue del cordone ombelicale di un neonato è arricchito di ulteriori sostanze chimiche e cellule staminali, è saturo di ossigeno e non crea un carico aggiuntivo sul sistema immunitario del paziente.

Inoltre, grazie alle sue proprietà uniche rigenerative e riparatrici, il sangue cordonale ha permesso al piccolo Ilya di riprendersi rapidamente e completamente dall’intervento subito a pochi giorni dalla sua nascita. Ora, la sua famiglia consiglia a tutti quelli che conoscono di «conservare il cordone ombelicale per la protezione dei bambini».

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Fonte: https://parentsguidecordblood.org/en/news/ilyas-cord-blood-story

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