SSCB è leader nella conservazione di cellule staminali di diversa origine, sia da adulti che da neonati. SSCB isola queste cellule staminali nei suoi laboratori accreditati da autorità nazionali e internazionali. La conservazione delle cellule staminali è una soluzione preziosa per il futuro e la salute dell’intera famiglia.
SSCB può recuperare e conservare cellule staminali da tessuto adiposo, sangue del cordone ombelicale, tessuto cordonale e tessuto placentare. Queste cellule sono di due tipi: ematopoietiche e mesenchimali. Entrambi i tipi sono utilizzati in centinaia di studi clinici.
Le cellule staminali sono cellule non ancora specializzate, capaci di trasformarsi in diversi tipi di cellule, ciascuna con funzioni specifiche. Grazie alle loro proprietà rigenerative, le cellule staminali sono la nuova frontiera della medicina rigenerativa.
Il cordone ombelicale rappresenta una preziosa fonte di cellule staminali, contenendo sia cellule “ematopoietiche” del sangue che “mesenchimali” del tessuto cordonale. Le prime sono utilizzate come terapia consolidata per oltre 80 patologie di natura ematologica e oncoematologica. Fino a oggi, nel mondo sono stati eseguiti oltre 80.000 trapianti di sangue del cordone ombelicale, a beneficio sia di bambini che di adulti. La medicina rigenerativa è solo all’inizio del suo percorso, ma ha già dato grandi risultati e le aspettative per il futuro sono enormi.
Le cellule staminali mesenchimali del tessuto cordonale sono sono particolarmente promettenti nel campo della medicina rigenerativa. Impiegate in via sperimentale in centinaia di studi clinici per la riparazione di tessuti e organi danneggiati a seguito di eventi traumatici o patologie come ad esempio lesioni osteocartilaginee, traumi cranio-facciali, malattie congenite e tumori. Queste cellule sono particolarmente interessanti anche come possibile strumento per il trattamento di malattie autoimmuni, come il diabete mellito di tipo 1, la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide.
La placenta è un’altra ricca fonte di cellule staminali mesenchimali e ha un enorme potenziale terapeutico. Come con il cordone ombelicale, le cellule staminali della placenta sono oggetto di numerosi studi clinici che esplorano il loro utilizzo in terapie per la rigenerazione di tessuti, il trattamento di malattie degenerative e autoimmuni, e il supporto in interventi di trapianto grazie alle loro proprietà rigenerative e immunomodulatorie. Conservare il tessuto placentare, insieme al sangue e al tessuto del cordone ombelicale, rappresenta una strategia comprensiva per proteggere la salute futura del bambino e della famiglia, offrendo più opzioni per potenziali trattamenti medici avanzati.
decidendo di conservare le cellule staminali ottenute dal proprio tessuto adiposo, ci si assicura che queste cellule siano sempre disponibili per possibili trattamenti futuri. Utilizzando le proprie cellule si ha la certezza di non correre alcun rischio di rigetto o di reazione allergica.
Le cellule grasse (adipociti) sono sostenute da una rete di tessuto connettivo (stroma), collagene e vasi sanguigni chiamata frazione vasculo stromale (SVF). Questa struttura è particolarmente ricca di cellule staminali mesenchimali (MSC). Grazie alla loro grande capacità di differenziazione e grazie alla loro capacità di dare origine a cellule di numerosi organi e tessuti, le cellule staminali di derivazione adiposa sono oggi utilizzate in più di 300 studi clinici che dimostrano la capacità di queste cellule di trattare diverse patologie (campi: neurologico, cardiologico, metabolico, ecc.).
Oltre a queste applicazioni mediche sperimentali queste cellule sono utilizzate in campo estetico. Con un piccolo campione di tessuto adiposo è possibile isolare un’ottima quantità di cellule che possono essere utilizzate e conservate per varie applicazioni mediche, sia immediate che future. Ogni giorno, sempre più uomini e donne scelgono di conservare le cellule staminali derivate dal proprio tessuto adiposo per migliorare il proprio aspetto fisico e per un possibile futuro utilizzo medico.
La crioconservazione di SVF (Stromal Vascular Fraction) è un’innovativa pratica nel campo della medicina rigenerativa, che sta guadagnando sempre più rilevanza grazie alle sue applicazioni terapeutiche promettenti. SVF è un complesso di cellule ottenuto dal tessuto adiposo, che include una varietà di cellule staminali e altri elementi cellulari benefici.
Il processo inizia con la liposuzione, attraverso la quale il tessuto adiposo viene raccolto dal paziente. Questo tessuto è poi processato per isolare la frazione stromale vascolare, che è ricca di cellule staminali mesenchimali, progenitori endoteliali, periciti e altri tipi cellulari. Queste cellule hanno la capacità di differenziarsi in diversi tipi di tessuto e sono note per le loro proprietà anti-infiammatorie, immunomodulanti e rigenerative.
Dopo l’isolamento, l’SVF è preparato per la crioconservazione con agenti crioprotettivi per garantire la sopravvivenza delle cellule durante il congelamento e conservato utilizzando vapori di azoto. Uno dei vantaggi principali di questo prodotto è la sua versatilità. La crioconservazione consente alle cellule di mantenere la loro vitalità e funzionalità per periodi prolungati, rendendone possibile l’utilizzo in momenti successivi alla loro raccolta.
Ciò è particolarmente utile per pazienti che possono richiedere terapie rigenerative in futuro, o per coloro che desiderano sfruttare le potenzialità delle cellule staminali al momento più opportuno.
La crioconservazione di cellule staminali provenienti dal sangue adulto è una tecnologia rivoluzionaria nel campo della medicina rigenerativa e del biobanking. Questo metodo consente di conservare le cellule mononucleate per lunghi periodi, mantenendone la vitalità e l’efficacia per un utilizzo futuro in terapie mediche.
Il processo inizia con la raccolta di un campione di sangue dal paziente. Dal sangue vengono isolate le e cellule mononucleate, che sono particolarmente preziose in quanto potranno essere riprogrammate in cellule staminali. Queste cellule possono poi trasformarsi in diversi tipi di tessuti, rendendole strumenti potenti per il trattamento di una vasta gamma di malattie e lesioni.
Dopo l’isolamento, le cellule sono preparate per la crioconservazione. Questo processo comporta l’aggiunta di una soluzione crioprotettiva, che le protegge durante il congelamento. Successivamente, le cellule vengono lentamente congelate fino a raggiungere temperature estremamente basse, tipicamente inferiori ai -150 gradi Celsius, utilizzando azoto liquido.
A queste temperature, tutte le attività biologiche, compreso il processo di invecchiamento e il deterioramento, sono sostanzialmente sospese. Le cellule crioconservate possono essere conservate per decenni senza perdere la loro capacità di rigenerazione e differenziazione. Questa caratteristica è particolarmente importante perché permette ai pazienti di avere a disposizione una riserva di cellule staminali personali che possono essere utilizzate in qualsiasi momento in futuro per trattamenti medici personalizzati.
Inoltre, questa tecnologia apre la strada a nuove ricerche e applicazioni in medicina, come la possibilità di creare banche di cellule staminali per trattamenti allogenici, dove le cellule di un donatore possono essere utilizzate per trattare diversi pazienti.
SSCB offre una vasta gamma di servizi specifici e personalizzati, con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione e professionisti certificati.
L’azienda Biotech Svizzera certificataleader nella conservazione delle cellule staminali.