Quando si scopre di essere incinta, le emozioni si accavallano: gioia, sorpresa, timore, entusiasmo. E insieme alle prime domande (“sarò pronta?”, “andrà tutto bene?”), ne spunta subito una molto pratica: “Cosa devo fare per aiutare il mio bambino a crescere nel modo migliore?”.
Tra le prime risposte che arrivano dal ginecologo c’è quasi sempre un consiglio chiaro: iniziare l’acido folico. Non è un caso, perché questa vitamina – apparentemente piccola e quasi invisibile – ha un ruolo decisivo nelle prime fasi dello sviluppo del feto.
Ma non è l’unico tassello. Durante la gravidanza, infatti, il corpo della mamma ha un fabbisogno diverso di vitamine e minerali, che non sempre può essere soddisfatto soltanto con l’alimentazione. Ed è qui che entrano in gioco le cosiddette vitamine prenatali, un supporto studiato proprio per coprire queste esigenze particolari.
In questa guida lunga e completa ti accompagnerò a capire perché l’acido folico è così importante, quali sono le altre vitamine e minerali che fanno la differenza, come assumerli e quali falsi miti è bene chiarire.
L’acido folico: la vitamina che protegge il futuro
L’acido folico appartiene al gruppo delle vitamine B (vitamina B9) ed è essenziale per la sintesi del DNA e per la formazione delle cellule. È, in altre parole, la benzina del processo di crescita cellulare.
Durante la gravidanza, soprattutto nelle prime settimane, questa funzione diventa cruciale: il feto è in piena fase di sviluppo e ogni giorno si formano milioni di nuove cellule. L’acido folico in particolare contribuisce alla corretta chiusura del tubo neurale, la struttura da cui si formeranno cervello e midollo spinale.
La prevenzione dei difetti del tubo neurale
Il beneficio più noto dell’acido folico è la prevenzione delle gravi malformazioni congenite come la spina bifida o l’anencefalia. Studi scientifici hanno dimostrato che l’assunzione regolare di acido folico prima e durante l’inizio della gravidanza riduce di oltre il 70% il rischio di questi difetti.
Per questo motivo le linee guida internazionali (OMS, Ministero della Salute, società ginecologiche) raccomandano di assumere acido folico già prima del concepimento. L’ideale sarebbe iniziare almeno un mese prima di cercare la gravidanza e continuare per tutto il primo trimestre, quando il tubo neurale si chiude.
E qui c’è un aspetto che spesso sorprende: molte donne non sanno di essere incinte fino alla 4ª o 5ª settimana, quando lo sviluppo del sistema nervoso è già in corso. Ecco perché è così importante iniziare l’acido folico ancora prima del test positivo, se si sta cercando un bambino.
Dove si trova l’acido folico?
L’acido folico esiste in due forme: quella naturale, chiamata folati, e quella sintetica, cioè l’integratore.
I folati si trovano in alimenti come:
- verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, broccoli);
- legumi (lenticchie, ceci, fagioli);
- agrumi e fragole;
- cereali integrali.
Il problema è che i folati naturali sono molto sensibili al calore e alla luce: con la cottura gran parte del contenuto vitaminico si perde. Inoltre, per raggiungere la dose consigliata di folati servirebbero quantità molto elevate di questi alimenti, difficili da consumare quotidianamente.
Per questo motivo si consiglia l’integrazione: l’acido folico sintetico è più stabile e assorbito meglio dall’organismo.
Le vitamine prenatali: un supporto completo
L’acido folico è la punta dell’iceberg. Ma durante la gravidanza cambiano anche altri fabbisogni nutrizionali, e spesso il ginecologo consiglia integratori multivitaminici “prenatali” che contengono, oltre alla B9, altri nutrienti chiave.
Vediamoli insieme.
Ferro: energia e ossigeno
Durante la gravidanza il volume di sangue aumenta fino al 50% in più. Questo significa che cresce anche il bisogno di emoglobina, e quindi di ferro. Una sua carenza porta ad anemia, con sintomi come stanchezza, pallore, tachicardia.
Non sempre l’alimentazione basta a coprire questo fabbisogno, e l’integrazione può essere necessaria, soprattutto nel secondo e terzo trimestre.
Calcio e vitamina D: ossa forti, dentro e fuori
Il bambino costruisce ossa e denti già durante la vita intrauterina. Se la mamma non assume abbastanza calcio, il corpo lo preleva dalle sue riserve ossee, aumentando il rischio di osteoporosi in futuro.
La vitamina D, oltre a favorire l’assorbimento del calcio, ha un ruolo nel sistema immunitario. Non a caso, molte donne in gravidanza presentano valori bassi e necessitano di supplementazione.
Iodio: cervello e sviluppo cognitivo
Spesso dimenticato, lo iodio è fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei, che regolano lo sviluppo neurologico del bambino. In Italia, dove il sale iodato è già diffuso, l’apporto è generalmente buono, ma può essere utile integrare sotto consiglio medico.
Omega-3 (DHA): nutrimento per il cervello
Gli acidi grassi essenziali, in particolare il DHA, sono fondamentali per lo sviluppo del cervello e della retina del feto. Sono presenti soprattutto nel pesce azzurro, ma spesso la quantità assunta non basta, anche perché molte donne riducono il consumo di pesce per paura del mercurio. In questi casi l’integrazione può essere molto utile.
Vitamine prenatali: servono davvero a tutte?
Qui è bene chiarire: non esiste un’unica ricetta valida per tutte.
Alcune donne, con una dieta varia e completa, possono avere già buoni livelli di micronutrienti; altre, invece, hanno più bisogno di integrazione, per esempio se seguono una dieta vegetariana o vegana, o se hanno gravidanze gemellari.
Ecco perché la scelta dell’integratore va sempre personalizzata: mai affidarsi al fai-da-te, sempre parlarne con il ginecologo.
Falsi miti da sfatare
- “Se mangio tanta verdura non mi serve l’acido folico”: in realtà i folati naturali non bastano da soli.
- “Gli integratori prenatali fanno ingrassare”: non è vero, non contengono calorie significative.
- “Una volta iniziata la gravidanza è troppo tardi per l’acido folico”: non è mai troppo tardi, anche se l’ideale è iniziarlo prima.
Conclusioni
L’acido folico è un piccolo grande alleato che protegge il futuro del bambino sin dai primissimi giorni. Le vitamine prenatali, invece, sono un supporto completo che aiuta la mamma ad affrontare con più energia e sicurezza i cambiamenti della gravidanza.
Mangiare in modo equilibrato resta la base, ma a volte non basta: per questo la combinazione tra una buona alimentazione e integratori scelti con il medico rappresenta la strada migliore.
Nota: I contenuti di questa pagina sono a carattere divulgativo e non sostituiscono una consulenza professionale. In caso di sintomi, dubbi o necessità mediche, rivolgiti sempre a un medico qualificato.
