Cellule Staminali,
Informazioni e prospettive.

Dove si trovano le cellule staminali?

Le cellule staminali sono distribuite in diversi tessuti e momenti della vita. Alcune fonti si presentano una sola volta (alla nascita), altre sono disponibili anche in età adulta. Ogni tipo ha caratteristiche e limiti propri, che ne determinano l’impiego clinico o sperimentale.

Nella fase embrionale

Le cellule staminali embrionali (ESC) compaiono nei primissimi giorni dopo la fecondazione, all’interno della blastocisti. Sono pluripotenti: possono dare origine a qualsiasi cellula del corpo umano.

Tuttavia non possono essere raccolte per usi clinici: sono accessibili solo nei laboratori di ricerca di base e, per ragioni etiche e legali, non vengono impiegate in terapia.

Alla nascita: cordone ombelicale e placenta

Il parto rappresenta un momento unico per raccogliere cellule staminali, disponibile una sola volta nella vita:

  • Sangue cordonale – ricco di cellule staminali ematopoietiche, usate in oltre 80 patologie del sangue e del sistema immunitario.
  • Tessuto del cordone ombelicale – contiene cellule stromali mesenchimali (MSC), studiate per applicazioni rigenerative (cartilagine, osso, muscolo).
  • Placenta – grande serbatoio sia di cellule ematopoietiche che mesenchimali, con prospettive interessanti in immunologia e oncologia.

La raccolta di sangue, tessuto e placenta è non invasiva, sicura e indolore, sia per la madre che per il neonato.

Nei tessuti adulti

Anche dopo la nascita, il corpo conserva riserve di cellule staminali.

  • Midollo osseo – la fonte storica di cellule staminali ematopoietiche. La raccolta è  invasiva e richiede anestesia.
  • Sangue periferico (PBMC – cellule mononucleate) – una fonte accessibile tramite prelievo di sangue. Le PBMC, se riprogrammate, diventano cellule iPSC pluripotenti, un pilastro della medicina del futuro.
  • Tessuto adiposo (SVF – Stromal Vascular Fraction) – ottenuto con procedure mini-invasive, fornisce cellule mesenchimali studiate per ortopedia e chirurgia rigenerativa.
  • Altri tessuti – muscoli, pelle e cervello contengono nicchie staminali con funzioni specifiche, ma non facilmente accessibili.

Tra le fonti adulte, il sangue periferico e il tessuto adiposo offrono raccolte semplici e sicure.

In laboratorio: le iPSC

Grazie alla riprogrammazione cellulare, oggi possiamo creare cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) partendo da cellule adulte, come le PBMC del sangue periferico.

Le iPSC sono un’alternativa etica alle cellule embrionali e hanno già rivoluzionato la ricerca in biomedicina.

Tabella comparativa delle principali fonti di cellule staminali

Fonte cellulare
Fase della vita in cui si raccoglie
Tipologia di cellule
Possibili utilizzi
Facilità di raccolta e sicurezza
Cellule embrionali (ESC)
Giorni 5–7 post-fecondazione (blastocisti)
Pluripotenti
Solo ricerca di base, non raccolta clinica
❌ Non raccoglibili
Sangue cordonale
Alla nascita
Ematopoietiche
Trapianti consolidati per oltre 80 patologie ematologiche e immunitarie
✅ Raccolta semplice, non invasiva
Tessuto cordonale
Alla nascita
Mesenchimali
Studi clinici sperimentali (cartilagine, osso, muscolo)
✅ Raccolta semplice, non invasiva
Placenta
Alla nascita
Ematopoietiche + mesenchimali
Ricerca e prospettive in immunologia, oncologia e rigenerazione
✅ Raccolta semplice, non invasiva
Midollo osseo
Età adulta
Ematopoietiche
Trapianti consolidati, raccolta storica
⚠️ Raccolta invasiva (anestesia)
Sangue periferico (PBMC)
Età adulta
Mononucleate → iPSC
Base per generare cellule iPSC pluripotenti; ricerca e prospettive cliniche future
✅ Prelievo di sangue: sicuro, non invasivo
Tessuto adiposo (SVF)
Età adulta
Mesenchimali
Applicazioni sperimentali in ortopedia e medicina rigenerativa
✅ Procedura mini-invasiva, sicura

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