Gonfiore a piedi e caviglie in gravidanza: cosa sapere

Verso la fine della giornata, molte donne incinte notano i piedi gonfi, le caviglie più pesanti e persino le scarpe che improvvisamente stringono. È il tipico gonfiore in gravidanza, un fenomeno molto diffuso e quasi sempre innocuo. Si manifesta con maggiore frequenza nel terzo trimestre, ma può comparire anche prima, soprattutto nei mesi caldi o dopo giornate intense.

Perché succede Il corpo trattiene naturalmente più liquidi durante la gravidanza, per sostenere la crescita del bambino e la formazione della placenta. Allo stesso tempo, l’utero ingrandito comprime le vene della pelvi e delle gambe, rallentando il ritorno del sangue verso il cuore. Questo ristagno porta all’accumulo di liquidi nei tessuti e, di conseguenza, al gonfiore. Fattori come la sedentarietà, il caldo, una dieta troppo ricca di sale o lo stare molto tempo in piedi possono accentuarlo.

osa aiuta a ridurlo Anche se non si può eliminare del tutto, ci sono accorgimenti che possono alleviare il disturbo:

  • sollevare le gambe durante il riposo, magari con un cuscino sotto i piedi;
  • fare movimento regolare: camminare, nuotare o praticare ginnastica dolce stimola la circolazione;
  • indossare calze elastiche se consigliate dal medico, utili per favorire il ritorno venoso;
  • limitare il sale nella dieta e preferire cibi freschi;
  • bere acqua a sufficienza, anche se può sembrare un controsenso;
  • rinfrescare le gambe con docce fredde, utili a ridurre la sensazione di pesantezza.

Quando preoccuparsi Il gonfiore di piedi e caviglie è fisiologico, ma ci sono casi in cui è importante consultare il medico: se compare all’improvviso, è molto marcato o associato a sintomi come mal di testa forte, disturbi visivi o pressione alta. Questi segnali potrebbero indicare complicazioni (come la gestosi) che vanno valutate tempestivamente.

In sintesi Il gonfiore alle gambe è un compagno di viaggio frequente in gravidanza. Con qualche attenzione quotidiana si può ridurre, rendendo più leggere le giornate e più serene le notti. Dopo il parto, nella maggior parte dei casi, il disturbo si risolve spontaneamente.

Nota: I contenuti di questa pagina sono a carattere divulgativo e non sostituiscono una consulenza professionale. In caso di sintomi, dubbi o necessità mediche, rivolgiti sempre a un medico qualificato.

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